Percorsi Clinici in Medicina Generale Dall’ospedale al territorio: la nuova medicina di prossimità

Da qualche anno sempre più si è maturata l’esigenza di spostare l’attenzione dall’ospedale al territorio in una logica di integrazione e continuità̀ assistenziale. La necessità di un coordinamento tra ospedale e servizi territoriali è un tema lungamente dibattuto e spesso irrisolto, nonostante sia sempre più evidente come la transizione epidemiologica, con la maggiore prevalenza di patologie croniche, e il progressivo invecchiamento della popolazione, renda ormai indispensabile una continuità nelle cure per la presa in carico di pazienti che inevitabilmente necessitano di assistenza di lunga durata a diversa intensità di trattamento.

L’istituzione delle case di comunità e degli ospedali di comunità, previsti dal PNRR, può rappresentare un punto di svolta se accompagnato da una reale integrazione delle strutture e la messa a punto di protocolli assistenziali che prevedano un percorso condiviso per le diverse patologie.

Il trattamento ottimale richiede infatti una presa in carico globale del paziente con una forte integrazione tra risorse ospedaliere e territoriali e ciò prevede investimenti economici, processi formativi ed un nuovo e più qualificato modo di operare da parte dei medici delle cure primarie. Tutto questo risulterà impossibile senza facilitare al massimo il dialogo con il territorio e lo scambio di competenze e informazioni fra tutti gli attori del sistema.

Il convegno si propone di approfondire le tematiche riguardanti la gestione multidisciplinare delle principali patologie che affronta il medico di medicina generale, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure e di individuare le criticità e le opportunità per una gestione integrata con lo specialista. Lo scopo è quello di realizzare un’interazione strutturata tra medicina generale e specialistica al fine di valorizzare tutte le figure sanitarie coinvolte nella gestione del paziente.

I Responsabili Scientifici del Congresso
Angelo Crescenti e Riccardo Scoglio